Kentoripa 2009

A Centuripe è in corso una campagna di scavi archeologici alle pendici occidentali del paesino, in contrada Gelofia.

Tali scavi, condotti sul campo dal Dott. Giacomo Biondi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nascono dalla collaborazione di vari Enti: la Soprintendenza BB.CC.AA. di Enna diretta dalla Dott.ssa Beatrice Basile e, nello specifico, il Servizio per i Beni Archeologici diretto dalla Dott.ssa Carmela Bonanno; il Comune di Centuripe, che ha messo a disposizione mezzi e personale del locale Museo Civico; l’associazione SiciliAntica, alla quale si deve l’iniziativa e l’organizzazione dello scavo. Gli scavi si svolgono in terreni di proprietà del Sig. Salvatore Fiorenza, che ha fortemente incoraggiato la ricerca, da lui generosamente finanziata.

La zona indagata non  è mai stata oggetto di scavi regolari. Sappiamo comunque, da antichi studiosi locali, di importanti ritrovamenti avvenuti nel passato. Primo fra tutti quello di un noto vaso degli inizi del V secolo a.C., finito nel museo della cittadina tedesca di Karlsruhe, con una lunga iscrizione in lingua sicula, quella parlata dalle popolazioni autoctone prima dell’arrivo dei greci. Al XIX secolo risale anche il rinvenimento di un “tesoretto” di monete d’oro e di un altro di monete d’argento del I secolo a.C. rinvenuto casualmente da una ragazza nel novembre del 1860. Altre testimonianze ricordano anche la scoperta di sepolture e di un’epigrafe in lingua greca menzionante uno sphairisterion, un luogo per il gioco della palla. Recentemente, infine, sono stati rinvenuti una matrice per decorazioni vascolari a rilievo e vari distanziatori per la cottura dei vasi indicanti la presenza di fornaci ellenistiche. Tale presenza è stata confermata da una perlustrazione preliminare di superficie, che ha restituito numerosi scarti di fornace e altri distanziatori. Lo studio dei frammenti di vasi di scarto, così numerosi da far pensare ad un  quartiere di ceramisti, permetterà di risalire alle produzioni ceramiche centuripine.

Lo scavo vero e proprio, a due settimane e mezza dal suo in inizio, sta portando alla luce, in due zone diverse, i resti di edifici verosimilmente di età ellenistica, alcuni dei quali erano stati parzialmente messi in vista  da scavatori di frodo.